La quercetina è un flavonoide di origine vegetali dallo spiccato potere antiossidante: si trova in molte piante e alimenti comuni ed è spesso utilizzata come principio attivo di molti integratori nutrizionali. Le sue numerose proprietà benefiche sono state oggetto di studio anche in relazione alla moltiplicazione virale del Covd-19: studi in vitro hanno riconosciuto un ruolo potenzialmente attivo nella recessione del virus nell’organismo, seppure vi debbano essere ancora conferme di validità in merito.
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Cos’è la quercetina e dove si trova?
La quercetina appartiene ad un gruppo di sostanze polifenoliche conosciute come flavonoidi ed è utilizzata generalmente per trattare disturbi metabolici e infiammatori. È conosciuta tuttavia per la sua azione antiossidante, grazie alla funzione di ridurre i radicali liberi e per la spiccata capacità di aumentare la resistenza dei capillari,
La quercetina è un valido aiuto in tutte quelle patologie dove vi è presenza di stress ossidativo e infiammazione cronica. La sua azione è volta a inibire la liberazione di istamina e la produzione di prostaglandine e leucotrieni ad azione pro-infiammatoria; l’azione antiossidante, invece, si traduce nella protezione dei sistemi enzimatici endogeni quali catalasi, glutatione redattasi e SOD.
La quercetina, dunque, sembrerebbe supportare il benessere dell’uomo attraverso le sue funzioni:
- antinfiammatoria;
- anti-aterosclerotica mediante l’inibizione dell’ossidazione delle LDL;
- di protezione cardiovascolare,
- antivirale,
- immunomodulatoria,
- antiallergica,
- gastroprotettiva.
Quali sono i benefici della quercetina negli integratori?
La quercetina è estratta dai boccioli di Shopora japonica (pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae – Leguminose) o Acacia del Giappone. Abbonda anche in numerose specie vegetali, tra cui calendula, ippocastano, biancospino, camomilla, iperico e ginko biloba, compresi alimenti comune come capperi, cipolla rossa e radicchio. Questo estratto spesso arricchisce integratori alimentali appositamente realizzati per riequilibrare carenze di polifenoli o un fabbisogno aumentati.
Nell’integrazione l’assunzione giornaliera massima consentita dal nostro Ministero della Salute è di 200 mg al giorno ma, grazie all’impiego in alcuni prodotti di sostanze che ne promuovono l’assorbimento, il quantitativo, seppure inferiore, risulta essere sufficiente.
Il ruolo della quercetina contro il Covid-19
La quercetina è stata oggetto di studio in tempi recenti per via delle sue potenziali attività di inibizione della moltiplicazione virale della SARS-CoV-2. Sembra infatti che questa molecola abbia un effetto destabilizzante su 3CLpro, una delle principali proteine del virus che ne causa lo sviluppo. Il risultato è frutto del lavoro di ricerca condotto da Bruno Rizzuti dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Cosenza, in collaborazione con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid: i risultati sono stati pubblicati sulla rivista International journal of biological macromolecules.
Trattandosi di studi “in vitro”, hanno bisogno di ulteriori validazioni, soprattutto a fronte della sua caratteristica di insolubilità: la quercetina è una sostanza che l’organismo difficilmente assorbe attraverso i soli alimenti. Tuttavia, come molti flavonoidi, l’assorbimento migliora con la contemporanea somministrazione di vitamina C, come ad esempio negli integratori.
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